È del tutto inusuale, per questo sito, pubblicare poesie, anche se raccontano la Puglia e il suo mare o magari Gallipoli e il suo mare, perché questa redazione ha sempre riservato lo spazio al mare, al turismo e all’ambiente guardati con il filtro della cronaca. Ciò significa che all’attenzione dei lettori sono proposti solo fatti, purtroppo troppo spesso negativi. Ciò significa anche privarsi della bellezza che privilegia altri percorsi, quali quelli artistici.
L’eccezione rappresentata dalla pubblicazione di questa poesia, ha una duplice motivazione: riguarda Elio Pindinelli, un amico di Puglia&Mare (non possono fare velo le amicizie personali, ma le collaborazioni – tra i sodalizi, chi li rappresenta e chi ne anima le attività, – nascono e si rafforzano solo se ci sono rispetto e passioni comuni); inoltre, il mare, il luogo, la storia e la vita di Gallipoli sono raccordati e raccontati in questa poesia di Stefano Minerva (che ha aderito alla richiesta della redazione di pubblicarla) in una sintesi che approda ad Elio come evoluzione naturale di un percorso in cui la trama della storia e l’ordito della vita fatalmente si congiungono.
Gallipoli, 3 dicembre 2024
UN CAPITANO NELLA STORIA
C’è una nave che issa le sue vele,
Naviga tra il sapere e la coscienza
Il gallo nitido sulla stele
Ad inseguir dettagli e conoscenza.
Tra le onde La storia si dirama
Un territorio di fede e di ferite
Che solo colui che tanto l’ama
Ne può studiare storie e imprese ardite.
L’inizio dell’isola soligna
Quel ponte che al mondo la riconduceva
La fama che sì benigna
Negli anni crescer la faceva.
Lotte e difese di questo sacro scoglio
Navi che raggiungevano l’Europa
La vita scandita ora dal miglio
Ora dalla differenza tra il sarago e la vopa.
La storia tra le chiese agghirlandate
I dipinti di celeberrimi maestri
Le strade già tutte basolate
Da pietre che ne raccontano di lustri.
E come ogni cerchio ha il proprio raggio
Ogni città il proprio abitante
Cosi ogni nave ed il suo equipaggio
Deve avere il proprio comandante.
E in questa nave che veleggia tra la storia
Passa accanto a Mazzarella e alla De Pace
Che dei Briganti fa memoria
E sa della fama di Starace
C’è un capitano che guida orgoglioso
Ricostruisce il passato ed il destino
Attraversa il moto ondoso
Del nostro popolo gallipolino.
Eccolo fiero davanti al timone
La sua scrivania con i suoi appunti
La pipa sua unica testimone
Nel perdersi tra i riassunti.
La barba bianca gli dà saggezza
I libri dietro la sua ispirazione
In questa stanza c’è la bellezza
Di una grandezza che dà emozione.
Noi siamo la storia che abbiamo vissuto
Non quella singola nel tempo ferma
Neanche quella di un gruppetto sparuto
O quella che solo di parte s’afferma.
La storia di un popolo ed i suoi eroi
Le opere d’arte che possiamo ammirare
Le chiese le mura ed i frantoi
La strada fatta per camminare.
Una libreria stracolma di libri
Un museo da costruire insieme
In un mondo fatto di equilibri
Lui che la verità non la teme.
Saldo al comando della nave della storia
Tra i miti ed i libri più belli
Guidaci tra i meandri della memoria
Noi to seguiamo comandante Elio Pindinelli.
Stefano Minerva