La Guardia Costiera sequestra 1500 ricci. In arrivo il fermo pesca triennale e interviene il sindaco Minerva

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Il personale della Capitaneria di porto di Gallipoli ha sequestrato 1500 ricci – fortunatamente in stato vitale e pertanto rigettati in mare – ed ha comminato sanzioni per complessivi 14.000 euro, a pseudo pescatori sportivi. E’ questo il bilancio di alcuni interventi di repressione del fenomeno dell’abusivismo eseguiti nei giorni scorsi dalla Guardia Costiera impegnati in controlli nella specifica filiera di pesca. A Gallipoli, i militari hanno fermato un pescatore sportivo che aveva con sé circa 350 ricci, invece dei 50 consentiti a chi pratica tale pesca, ed inoltre accertato che un uomo aveva messo abusivamente in vendita altrettanti ricci. La stessa situazione si è ripetuta, a Melissano, con la vendita abusiva di circa 400 ricci e poi ancora a Gallipoli, con due venditori abusivi, ciascuno dei quali trovato in possesso di circa 200 ricci. Il personale della Capitaneria, che opera al comando del Capitano di Vascello Pasquale Vitiello, ricorda che vige il divieto di vendita di prodotti provenienti da pesca sportiva.

Ricorda anche che, oltre al numero massimo di esemplari che si possono pescare, in proposito è vigente il fermo biologico nazionale nei mesi di maggio e giugno.

E’ però anche il caso di ricordare che è stata approvata una legge della Regione Puglia che impone il fermo pesca di tre anni dei ricci di mare. In proposito, segue l’intervento del sindaco di Gallipoli e presidente della Provincia di Lecce Stefano Minerva: “Da Primo Cittadino di Gallipoli, città che fonda la propria economia anche sulla pesca, non posso stare fermo a guardare. Premetto che sono fortemente convinto che la salvaguardia dell’ambiente e la tutela di questa risorsa sia fondamentale e questo rappresenta un punto fermo. Tuttavia, ritengo che non sia possibile dare il via a questa legge regionale se, di contro, non siano previsti ristori per le licenze dei pescatori che svolgono nello specifico questa attività. Occorre pensare e tutelare allo stesso modo i lavoratori, i pescatori, le famiglie che vivono grazie a quest’attività. Mi auguro che il mio sia uno sprono a fare di più, a fare di meglio. Per quel che mi riguarda metterò in campo tutte le azioni possibili per tutelare la categoria, nel rispetto totale dell’ambiente”.

Gallipoli, 11 aprile 2023

LA REDAZIONE

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