ARTE A FOGLIANISE: GLI EFFIMERI MONUMENTI DI PAGLIA INTRECCIATA

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di Maurizio Vetrone

A Foglianise, piccolo paese del beneventano immerso nell’incantevole paesaggio del Parco Regionale Taburno-Camposauro, ogni anno il 16 Agosto l’arte incontra la tradizione in occasione della Festa del Grano in onore di San Rocco.

Elemento caratterizzante della manifestazione è la tradizionale sfilata dei carri di grano: impalcati in legno ricoperti di paglia intrecciata in vario modo che rappresentano il prospetto architettonico di una chiesa o il tutto tondo di una torre, di un campanile, di una fontana ecc.

La sfilata, che attraversa le principali strade del paese, è apprezzata ed ammirata da numerosi visitatori che restano incantati dall’originalità della lavorazione della paglia, frutto della bravura dei maestri dell’intreccio.

Il corteo che ogni anno si snoda per le strade del paese è un museo itinerante; cattedrali, statue, fontane, castelli costituiscono il soggetto di una tela di incomparabile valore, pennellato con le diverse tonalità del giallo, in cui i raggi del sole danno vita ad effetti cromatici suggestivi.

La Festa del Grano, orgoglio e concreta testimonianza dell’attaccamento alla tradizione del popolo foglianesaro, ha ottenuto dalla Regione Campania l’ambito riconoscimento di entrare a far parte dei Grandi Eventi di rilevanza nazionale ed internazionale per il suo fascino particolare, frutto della fusione tra fede, artigianato e folklore e per l’originalità delle opere realizzate in paglia intrecciata. La Festa del Grano inoltre si svolge sotto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica Italiana.

Tutto ciò è reso possibile dall’opera paziente dei “Maestri della paglia”, testimoni viventi di un’ arte, quella dell’intreccio, che ha profondamente caratterizzato la storia della civiltà contadina e che oggi ha raggiunto tali risultati di perfezione da riscuotere consensi entusiastici da parte dei numerosi visitatori, garantendone inoltre la presenza nelle maggiori strutture museali in Italia e nel mondo.

La sua origine è da ricercarsi nei riti di ringraziamento di epoca romana, poi assimilati dal culto cristiano, in cui le donne intrecciatesi fili di paglia sulla testa recavano offerte in grano. Per la guarigione dalla terribile peste del 1656 che aveva decimato la popolazione di Foglianise provocando 660 morti su una popolazione di 1720 persone, le offerte in grano furono destinate al taumaturgo San Rocco; da allora la Festa del Grano si caratterizza come un atto di venerazione verso il Santo di Montpellier.

Nel corso del tempo le offerte in grano sono diventate vere opere d’arte.

I primi “carri di grano” sono nati per il piacere di alcune famiglie contadine nel decorare l’effigie di San Rocco portata davanti al carro trainato dai buoi colmo di grano da offrire al Santo.

La competizione per avere il “favore” del potente Santo taumaturgo si spinge al punto da confezionare attorno all’effigie di San Rocco altari sempre più grandi e finemente lavorati, fino ad arrivare alla costruzione di vere e proprie riproduzioni in scala di monumenti e chiese, cosa che avviene anche oggi.

Dal 2007 il comitato festa ha deciso di “tematizzare” la Festa del Grano proponendo ogni anno rappresentazioni di chiese e monumenti di una regione italiana. Ogni anno, scelto il tema da rappresentare con i carri di grano, iniziano i contatti, le visite, scambi culturali e i gemellaggi con le varie parti d’Italia. Questo scambio culturale interregionale ha una duplice valenza: da un lato rappresenta un modo nuovo di riscoprire la storia di una regione attraverso la conoscenza non solo dei suoi monumenti principali ma anche delle opere d’arte appartenenti all’architettura minore in luoghi meno noti ai tradizionali circuiti turistici, e dall’altro promuove in maniera più incisiva la Festa del Grano fuori dai confini provinciali e regionali ampliando la domanda turistica, valorizzando nel contempo i beni culturali dell’entroterra campano.

Per l’anno 2016, il comitato ha scelto come tema la splendida regione Puglia, la quale con la sua storia, l’inestimabile patrimonio artistico e le sue incredibili bellezze naturali, è stata una base di partenza solida e il cui risultato è stato certamente uno dei più belli in assoluto. Gli ulivi secolari, i castelli unici nelle sue architetture, le chiese romaniche e barocche, i fari sulla costa, le architetture povere con tutto il loro fascino, sono stati uno scenario bellissimo da cui trarre ispirazione per le straordinarie macchine da festa di Foglianise.

Il carro di grano è un pregevole lavoro in paglia intrecciata.

Si tratta di vere e proprie architetture effimere; per lo più frontespizi di chiese, portali, edicole votive che vogliono essere la materializzazione dell’operosità e della devozione delle genti di Foglianise.

Il carro si compone di una struttura in legno su cui viene poi installata la paglia lavorata attraverso varie tecniche di intreccio e posta davanti al camion adibito al trasporto e da un’intelaiatura costituita di pali di legno ricoperti di covoni di grano che vanno a coprire completamente la parte posteriore del mezzo meccanico. Sotto il profilo artistico le costruzioni rispettano i canoni geometrici e stilistici dell’arte classica come di quella romanica o gotica.

Sull’impalcato in legno “i maestri della paglia” collocano la paglia lavorata e partendo una semplice foto dell’opera da riprodurre, cercano di rendere al meglio la rappresentazione del monumento.

La vera arte, per cui chi lavora al carro è definito           “maestro della paglia”, è l’intreccio. Attraverso l’abilità delle mani e senza l’ausilio di alcun mezzo meccanico questi “maestri” riescono ad intrecciare i semplici fili di paglia, utilizzando varie tecniche, in modo da far assumere al lavoro una grande capacità decorativa. Partendo da una semplice foto o da un disegno dell’opera, i maestri cercano di riprodurre cornici, fregi, membrature, rosoni, ornamenti architettonici, statue, portali, ecc., alternando le varie tecniche a disposizione.

È incredibile come questi artisti-artigiani, giovani e meno giovani, attraverso il solo intreccio di semplici e “modesti” fili di paglia, senza alcuna alchimia tecnica, riescono a riprodurre, in modo personale e con molta fantasia, ma anche fedelmente, chiese e cattedrali di ogni epoca e stile.

Tutto quello che si può ammirare a lavoro finito e che spesso meraviglia chi lo osserva è frutto di un semplice, lungo e ripetitivo lavoro di intreccio di fili di paglia e di tecniche semplicissime, sempre uguali apprese da bambino.

Per ricoprire l’impalcato in legno di paglia lavorata occorrono in media circa due mesi di lavoro per un gruppo formato da 15 persone. Nei mesi di Giugno e Luglio, ma la preparazione comincia durante l’inverno, ogni cortile diventa il laboratorio scenotecnico della futura rappresentazione plateale; un polo di aggregazione sociale spontanea.

La maestria nel realizzare con la minuzia parossistica gli elementi artistici dell’arredo parietale dei carri, denota il genuino fervore del gran numero di persone, ragazzi o anziani, dediti inconsapevolmente e per incanto ad un arte ereditata quasi geneticamente dai loro avi.

È straordinario vedere i “maestri della paglia” all’opera mentre danno vita, ogni anno, a qualcosa di unico e particolare frutto dell’ingegno e dell’abilità manuale. Più che maestri potrebbero essere definiti artisti della paglia, in quanto intrecciando sapientemente questo semplice materiale riescono a riprodurre opere straordinarie.

È nel selezionare e mettere insieme le varie tecniche, per riprodurre un determinato elemento, l’arte e l’originalità frutto della fantasia del maestro, cosicché il lavoro da artigianale acquista un tocco artistico che lo rende unico nel suo genere, irripetibile e immediatamente riconoscibile, caratteristiche proprie di ogni cosa che possa definirsi “arte”

Durante tutto il periodo di festeggiamenti sono circa 70.000 le presenze che si registrano a Foglianise attratti dalle varie manifestazioni.

La sfilata dei carri del 16 Agosto vede la presenza di circa 30.000 persone che lungo il percorso ammirano il passaggio delle macchine da festa e tutto il colorato e rumoroso corteo.

Le immagini della sfilata vengono immortalate, ogni anno, con particolare cura dai visitatori, per poter conservare nel tempo ricordi indelebili e momenti meravigliosi, legati ad un evento che catalizza l’attenzione per la sua particolarità.

I visitatori, affascinati dalle inimitabili tecniche d’intreccio, utilizzate per rivestire gli impalcati di legno, vedono scorrere, uno dietro l’altro, i mirabili capolavori, che incedono con lentezza e maestosità.

Quello che entusiasma è l’atmosfera della festa, l’attesa della sfilata che si sente nelle persone, l’allegria e la curiosità e poi i colori delle “pacchiane” e la vitalità dei gruppi rappresentanti la mietitura e la trebbiatura.

Per vivere appieno il clima e carpirne l’essenza bisogna vedere dal vivo queste straordinarie macchine da festa attraversare le strette strade del centro storico di Foglianise quasi per “magia” Vivere l’insieme di emozioni, colori, suoni e il fervore della popolazione di Foglianise è un’esperienza quasi mistica e incredibilmente affascinante.

I turisti che per la prima volta assistono alla sfilata dei carri di grano rimangono ammaliati dal clima di festa, dall’ambiente caloroso e accogliente che si respira in quei giorni e sicuramente estasiati davanti all’imponenza e al fascino di queste macchine da festa.

Queste persone non riescono a spiegarsi come si può realizzare una così ammirevole miniatura di un monumento famoso con il solo utilizzo di fili di paglia, come si può intrecciare e comporre la paglia per creare gli stupendi effetti di colore e giochi di proporzione che hanno sotto gli occhi e spesso non riescono nemmeno a spiegarsi il lento movimento di questi carri.

Per rivivere le incredibili emozioni della festa, ma anche per approfondirne i contenuti cercando di dar risposta alle domande suscitate nelle prime esperienze, la maggior parte di coloro che si trovano a Foglianise il 16 Agosto ritornano sempre gli anni successivi, spesso non solo in occasione della festa ma anche nei mesi precedenti, girando e curiosando per le botteghe e le officine dove sono all’opera i “maestri della paglia” per vedere e cercare di capire come nasce un carro di grano.

La festa del grano di Foglianise con i suoi caratteristici lavori in paglia intrecciata ha ormai travalicato i confini regionali e nazionali. Ha conosciuto una certa fama grazie alle opere inviate in occasione di altre feste, di sagre o rievocazioni, esibizioni e mostre in tutto il mondo oltre a farsi ammirare in importanti musei in Italia e all’estero. La Festa del Grano ha, da sempre, rappresentato per la comunità un’occasione di scambio culturale grazie ai numerosi visitatori che giungono in paese, un viaggio di ricerca per la valorizzazione dell’identità nella collettività, che colloca Foglianise in contesti provinciali, regionali, peninsulari e mondiali.

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