Trasformare in “ferrovia turistica” la tratta dismessa che collega la stazione ferroviaria con il porto. E’ la proposta di “Rotaie di Puglia”, l’associazione turistica di promozione sociale presieduta da Luigi Mighali. Il quale ricorda che un simile collegamento terraferma-isola si ritrova solo a Venezia, ma a Gallipoli sono peculiari le quinte architettoniche lungo cui si sviluppa, atteso che costeggia architetture come Fontana antica, ponte e castello e giunge in un contesto portuale con mercato ittico e mura urbiche.
A motivare “Rotaie di Puglia”, la recente pubblicazione della legge istitutiva delle ferrovie turistiche mediante il recupero di linee in disuso. Come quella tra la stazione ferroviaria e il porto, realizzata nel 1903 e ormai da decenni non utilizzata a servizio del traffico merci portuale. Nell’elenco che correda la normativa statale non vi sono tratte pugliesi, ma l’associazione ritiene che quella cittadina, tra quelle possibili, abbia grande potenziale turistico.
Mighali ha segnalato l’opportunità normativa al sindaco Stefano Minerva, al presidente della Regione Michele Emiliano, agli assessori regionali Loredana Capone e Antonio Nunziante, al presidente della Provincia di Lecce Antonio Gabellone e ai vertici di Ferrovie Sud Est e di Fondazione Ferrovie dello Stato. Sulle tratte turistiche di tale ultima, è stata registrata una costante crescita del numero di viaggiatori, passati da 45mila nel 2015 a 65mila nel 2016.
L’associazione ha per altro comunicato che uno studio inglese attesta che il viaggiatore del treno storico giunto alla meta turistica spende in media il triplo del costo del biglietto, ma non c’è solo il risvolto economico. C’è anche l’attrattività turistica in bassa stagione evidenziata dall’Agrigento-Porto Empedocle, tanto privilegiata dai tour operatori stranieri, che da novembre 2016 ad aprile scorso vi sono stati mille viaggiatori inglesi e 3mila tedeschi.
“Per potere inserire il tronco ferroviario di Gallipoli Porto nella legge 128 dello scorso 9 agosto e usufruire dei relativi benefici – conclude Mighali – si hanno a disposizione 180 giorni dalla data di entrata in vigore del regolamento. E’ una preziosa opportunità da non perdere”.
“Condividiamo l’accorato appello di “Rotaie di Puglia” perché si utilizzi quella che è a tutti gli effetti una metropolitana di superficie”, sostiene l’associazione commercianti ed imprenditori di Gallipoli. Tale funzione fu esercitata esattamente 20 anni orsono, collegando il nuovo quartiere di via Agrigento e la Baia Verde con la stazione e il porto. Scelta innovativa, sostiene Mighali, che non ebbe successo perché Gallipoli non era conosciuta come ora e non aveva le attuali, grandi esigenze di mobilità.
E alla mobilità alternativa alle quattro ruote fa riferimento il presidente dei commercianti Matteo Spada, ritenendo che sarebbe di grande ausilio, aggiungendo solo una fermata in via Zacà, accanto al parcheggio costeggiato proprio dalla linea ferrata.
“Con tale aggiunta in una zona che è hub di arrivo e partenza di migliaia di turisti e unica grande area a parcheggio all’interno della città – sostiene – si coprirebbero tutti i punti cruciali: il corso Roma grazie alla stazione, il centro storico con il terminale al porto, i lidi e la Baia Verde con la relativa fermata. Consideriamo quante risorse vengono investite in Italia ed in Europa in infrastrutture per migliorare la mobilità urbana e quanto Gallipoli sia fortunata a disporre della metropolitana di superficie. Sarebbe un peccato smantellarla anziché mettere a frutto un investimento del genere rendendolo fruibile per i nostri turisti e cittadini”.
Gallipoli, 27 settembre 2017
LA REDAZIONE
