Si è conclusa con il sequestro di duemilacinquecento ricci a carico di due pescatori sportivi l’ennesima operazione posta in essere dai militari della Guardia Costiera di Gallipoli mirata al contrasto della pesca subacquea di frodo effettuata all’interno dell’Area marina protetta di Porto Cesareo.
Quella di ieri è solo l’ultima delle operazioni di polizia svolta dai militari della Guardia Costiera in quel tratto di mare preso di mira, soprattutto con l’approssimarsi e durante le festività natalizie, dai pescatori di frodo.
L’operazione è scattata alle prime luci della giornata di ieri, dopo una preliminare attività d’indagine, posta in essere con l’ausilio anche dei sistemi di videosorveglianza in dotazione all’Area marina protetta, che hanno permesso di filmare tutte le operazioni evidenziando così il modus operandi dei pescatori di frodo.
Il controllo, scattato al rientro delle imbarcazioni all’interno del porto, ha permesso ai militari di porre sotto sequestro circa duemilacinquecento ricci (paracentrotus lividus), per un valore sul mercato superiore a mille euro, unitamente a tutte le attrezzature utilizzate.
Al termine delle operazioni due persone sono state deferite alla competente autorità giudiziaria per violazioni sulla legge quadro sulle aree marine protette 394/1991. I militari hanno recuperato tutto il pescato gettato in mare dai pescatori di frodo al fine di eludere i controlli, successivamente posto sotto sequestro, unitamente a tutte le attrezzature utilizzate, su disposizione dell’autorità giudiziaria.
Gallipoli 05.01.2017
CAPITANERIA DI PORTO-GUARDIA COSTIERA
GALLIPOLI
