Nel Parco di Punta Pizzo di Gallipoli, la migliore gioventù…*

AMBIENTENEWS

Dopo la pausa-Covid, sono ripresi quest’anno i Campi di volontariato ambientale under 18 di Legambiente nel parco regionali Isola di S. Andrea e litorale di Punta Pizzo, ormai una tradizione che continua dal 2004.

Nati soprattutto e anzitutto come esperienza di maturazione individuale e sociale dei ragazzi, i campi 2021 si sono dimostrati un piccolo ma significativo osservatorio/laboratorio che ha valutato e al tempo stesso ricreato la resilienza emotiva e relazionale tra i ragazzi del post Covid!

Alla base dell’esperienza formativa vi è la regola del rispetto, verso se stessi, verso i componenti del gruppo, la comunità locale e del creato. Da questa derivano le norme e le prescrizioni del campo, tra cui l’alimentazione quasi esclusivamente vegetariana e a km 0, l’esclusione di bevande alcoliche e gasate e di alimenti-spazzatura (ad es. merendine, grassi alimentari, snack salati e prodotti additivati) ed il divieto del fumo all’interno del Campo stesso, così come i principi di solidarietà e di inclusione all’interno ed all’esterno del gruppo.

I giovani volontari sono stati 12 nel primo gruppo, 14 nel secondo, provenienti prevalentemente dal nord italia ma anche dalla Toscana, Roma e Napoli, integrati da 3 volontari “anziani” già forti dell’esperienza di 2 o tre campi precedenti e due giovani locali, tutti in funzione di responsabili di gruppo avendo aggiunto la maggiore età. I gruppi di lavoro sono stati 4: cantiere di manutenzione e costruzione infrastrutture, monitoraggio e antincendio, comunicazione e gestione interna del campo, e hanno coinvolto a rotazione tutti i partecipanti.

Obiettivo dei campi è stato da una parte garantire l’integrità e la qualità del parco, soprattutto riguardo il rispetto delle regole, la pulizia dei punti di raccolta e la prevenzione incendi, dall’altro l’azione integrata del cantiere con il punto di informazione ha consentito la realizzazione di un’ampia recinzione dei tratti vulnerabili del sistema dunare e della relativa segnaletica informativa e prescrittiva, ma soprattutto condivisione dell’idea con i fruitori e la formazione del primo nucleo di Comunità di Spiaggia, destinatari e custodi delle opere di tutela e dell’intero ecosistema protetto.

Non sono mancati i “prevedibili imprevisti”, come l’incendio segnalato e monitorato durante e successivamente l’evento dai giovani campisti al fianco delle forze dell’ordine, così come il recupero di due pulcini di assiolo e di un gabbiano reale consegnati direttamente al Centro di Recupero della Fauna Selvatica di Calimera, un’occasione per visitare il Museo di Storia Naturale del Salento.

Un altro momento importante extralavorativo è stata la visita alla città di Gallipoli con escursione a vela all’Isola di S. Andrea, per conoscere il Parco oltre il mare e lo spirito stesso della nostra cultura marinara.

I risultati raggiunti sono stata la grande e generale soddisfazione dei nostri ragazzi per l’esperienza vissuta, una vacanza ricca di valori, solidi legami di amicizia che li legheranno durante il resto dell’anno da un capo all’altro del Paese, e la voglia di ritrovarsi l’anno prossimo qui al Campo, per sudare, cantare e ridere insieme in un territorio che ormai appartiene loro.

Gallipoli, 26 agosto 2021

MAURIZIO MANNA

*La Redazione ha voluto dare questo titolo al report chiesto a Legambiente Gallipoli, e di cui ringrazia il presidente del Circolo Maurizio Manna per la cortese adesione, per invitare i lettori ad evitare luoghi comuni e generalizzazioni sui giovani che frequentano Gallipoli e il Salento: quelli che di fatto pagano… per lavorare per la comunità, possono ben rappresentare la quasi totalità degli ospiti, rispetto ai quali vandali e fracassoni sono solo sparuta minoranza.

Nell’immagine, uno dei gruppi.

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