Dal 2017, l’11 aprile ricorre la “Giornata del Mare e della cultura marinara” con l’obiettivo di promuovere il rispetto e la tutela dell’ambiente marino e lo sviluppo della cultura del mare, con particolare riferimento alle scuole e agli studenti.
Contestualmente, è partita la scelta del Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera di varare la “Settimana blu”, ossia un insieme di iniziative atte ad inquadrare il rapporto dei giovani con il mare in un vasto e articolato quadro di educazione civica e ambientale. Ciò, nel contesto di un Protocollo d’intesa tra Ministero dell’Istruzione, Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di porto.
Quest’anno, la “Settimana blu” è stato organizzato dal 17 al 23 aprile. Nella nostra Regione, è stata rinnovata la tradizionale sinergia tra l’Ufficio Scolastico per la Puglia, la Direzione Marittima della Puglia e Basilicata Jonica e la Regione Puglia.
Informeremo i naviganti del web delle principali iniziative, ma intanto segnaliamo quella iniziale della Capitaneria di porto di Gallipoli, che sotto il comando del Capitano di vascello Pasquale Vitiello si è dimostrata particolarmente dinamica.
E’ per altro significativo il fatto che gli allievi che partecipano alle iniziative programmate dalla Capitaneria, vi giungono “preparati”, ossia dopo avere approfondito i temi dell’inquinamento marino, della tutela dell’ambiente e della sicurezza della navigazione. Spesso, ciò si traduce in un disegno o in un elaborato eseguito con la tecnica del collage e l’inserimento di piccoli oggetti significativi.
In questi giorni, le pareti della sede della Capitaneria di porto di Gallipoli sono tappezzate di lavori che, al di là della perizia grafica o tecnica, dimostrano grande interesse, partecipazione e comprensione delle problematiche illustrate dal corpo docente.
Si può ben dire che meriterebbero una visita in Capitaneria ed è stato pertanto difficile sceglierne una da pubblicare su questo sito.
Abbiamo scelto quella, riprodotta qui di seguito, perché mostra sensibilità e attenzione del giovane autore nel cogliere il senso della tragedia del mare che investe i migranti: ci sono sulla sinistra quelli in attesa di soccorso, vi sono sul fondo del mare quelli che non ce l’hanno fatta e vi è la motovedetta della Guardia costiera che porta soccorso e speranza.
L’abbiamo scelta anche perché, dopo i giorni dell’assurda polemica, rende in qualche modo giustizia alla verità rappresentata dalle migliaia di vite salvate dai militari della Guardia costiera.
Gallipoli, 18 aprile 2022
LA REDAZIONE