Questa mattina, il responsabile del Comando Marittimo Sud Italia della Marina Militare Italiana, Ammiraglio di Squadra Salvatore Vitiello, è stato ospite della Capitaneria di porto. La visita è da porre in relazione al soccorso effettuato nei giorni scorsi al largo di Punta Prosciutto che ha salvatore la vita a tre giovani naufraghi componenti l’equipaggio del peschereccio “Nuova Angela II”.
L’Ammiraglio Vitiello è stato accolto dal Contrammiraglio Vincenzo Leone (Direttore marittimo della Puglia e Basilicata jonica), dal comandante della capitaneria Capitano di vascello Pasquale Vitiello e dal comandante in seconda Capitano di fregata Biagio Mauro Sciarra.
“Sono venuto – ha detto l’ammiraglio Vitiello – a portare i complimenti della Marina Militare al comandante della Capitaneria e all’equipaggio della motovedetta CP 848 che l’altro giorno, dopo l’intervento di soccorso di alcuni giovani velisti in queste acque, si è impegnato nelle ricerche dei naufraghi con una forza ed un’insistenza che ha consentito di salvare tre giovani pescatori”.
Il termine “insistenza” è stato spiegato dal comandante Pasquale Vitiello: l’equipaggio della 848 era prima uscito in mare con la 329, che ha avuto un’avaria ad uno dei due motori, per cui era dovuto rientrare, ma era poi subito dopo ripartito con l’altra motovedetta. Il comandante ha raccontato “il religioso silenzio” con cui, nella Sala operativa, seguiva il lavoro del comandante Sciacca e del Capo servizio operativo Capitano di corvetta Francesco Martina, infine felicemente concluso dall’abbraccio dei pescatori sbarcati sul molo della Capitaneria con i famigliari.
Il Contrammiraglio Leone, che ha reso merito all’ottimo lavoro della Capitaneria, senza trascurare il coordinamento della Sala operativa regionale, ha letto nella presenza dell’Ammiraglio “il senso della famiglia della Marina Militare, in cui rientrano Capitaneria di porto e Guardia costiera”. Ha poi concluso: “La gioia per avere salvato queste persone non può prescindere dal fatto che il mare deve essere amato, ma anche rispettato da tutti per essere vissuto come merita”.
Intanto, proseguono sia le ricerche per identificare il luogo dell’affondamento del peschereccio, ovviamente diverso da quello in cui è stato effettuato il soccorso dei pescatori, sia l’inchiesta sommaria condotta dalla Capitaneria di porto di Gallipoli e sia il monitoraggio della potenziale area di affondamento per assicurarsi che non vi siano sversamenti di carburante in mare. Proprio in funzione anti-inquinamento, la normativa prevede che l’armatore di qualsiasi natante affondato debba provvedere al suo recupero. In conseguenza, la Capitaneria di porto ha diffidato la proprietà del “Nuova Angela II”. Il peschereccio, lungo 17 metri, ha lo scafo di acciaio e ciò dovrebbe facilitare le operazioni di recupero.
Gallipoli, 11 luglio 2022
LA REDAZIONE
Nell’immagine, da sinistra, i comandanti: Sciacca, Vitiello, Ammiraglio Vitiello e Leone.