Appello al Ministro Patuanelli per il recupero delle risorse ittiche e degli ecosistemi marini dell’Adriatico

AMBIENTE

Gentile Ministro Patuanelli,

il Mar Adriatico è soggetto ad un intenso sforzo di pesca che ne ha compromesso gli ecosistemi marini, impoverito le risorse ittiche e causato la perdita di biodiversità.

A sua volta il declino dell’Adriatico contribuisce alla crisi della pesca, a cui oggi si richiedono pratiche e modalità  di prelievo più sostenibili. Negli ultimi anni l’Unione europea e la Commissione Generale per la pesca nel Mediterraneo (CGPM), hanno avviato un processo di  rafforzamento delle misure di gestione e conservazione delle risorse marine in tutto il bacino del Mediterraneo, tra cui l’istituzione di aree di restrizione alla pesca (Fisheries Restricted Areas, FRA).

Nel 2017 la prima FRA dell’Adriatico venne istituita dalla CGPM  nella Fossa di Pomo, per tutelare le  nursery di nasello e scampo. In pochi anni questa FRA ha prodotto uno straordinario aumento della biomassa e densità di queste specie, sia all’interno della FRA chiusa alla pesca di fondo, che nelle aree adiacenti[1]. Oggi la FRA della Fossa di Pomo costituisce un caso internazionale di buona pratica, citata come modello da replicare per raggiungere l’obiettivo, sancito dalla Dichiarazione di Malta, MedFish4Ever[2],  di una rete di FRA in tutto il Mediterraneo.

Nel 2018 gli esperti della Commissione Generale per la Pesca nel Mediterraneo (CGPM) hanno esaminato una seconda proposta di FRA nel Canale di Otranto, tra l’Italia e l’Albania.  La zona individuata ospita aree di riproduzione e accrescimento per diverse specie commerciali, come il gambero rosso, il gambero rosa, il nasello e il gattuccio boccanera, alcune fortemente sovrasfruttate e rari ecosistemi vulnerabili marini, come i coralli bianchi e il corallo bamboo.

Nel corso della definizione della proposta per la FRA di Otranto, si sono svolti diversi incontri con esponenti delle marinerie pugliesi interessate, attraverso un confronto puntale che ha consentito di integrare le loro osservazioni, riducendone l’impatto

socio–economico, ma salvaguardando le misure di conservazione.

Riteniamo dunque che l’istituzione di una FRA nel Canale di Otranto nel 2021, rappresenti un’opportunità importante per sostenere il recupero delle risorse ittiche e per il futuro di una pesca sostenibile, anche in basso Adriatico, contribuendo anche  all’obiettivo di tutela del 30% dei nostri mari indicato nella nuova strategia europea sulla biodiversità.

Per questo ci rivolgiamo a Lei, chiedendole di promuovere e sostenere l’istituzione della FRA di Otranto, proposta che sarà nuovamente esaminata dalla CGPM e dalla Commissione europea nelle prossime settimane. A tale riguardo vorremmo gentilmente sollecitare la possibilità di un incontro per illustrarLe i contenuti della proposta e il ruolo del suo Ministero nel farsi portavoce di questa importante iniziativa.

Nel ringraziarLa per l’attenzione, rimaniamo in attesa di un suo cortese riscontro.

A nome delle scriventi organizzazioni

Domitilla Senni Direttore MedReAct

Roma, 11 marzo 2021

Tra i firmatari, l’Associazione PUGLIA&MARE


[1] Vedi anche “La strategia vincente della pesca nella Fossa di Pomo”. Euronews https://it.euronews.com/2021/02/23/la-strategia-vincente-della-pesca-nella-fossa-di-pomo

[2] https://ec.europa.eu/fisheries/sites/fisheries/files/2017-03-30-declaration-malta.pdf

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