La concorrenza da attuare nel settore delle concessioni demaniali marittime, chiesta dall’Europa e da lunghi anni al centro di una contrapposizione con i Governi italiani, reclama una decisione urgente. Le posizioni, però, sono diversificate, non solo tra Governo e opposizioni, ma anche all’interno della maggioranza. Per conseguire la necessaria unità, il Governo ha deciso di prorogare i tempi per esercitare la delega che gli è stata a suo tempo conferita, ma la situazione non potrà protrarsi all’infinito. Nel frattempo, il Ministro Raffaele Fitto, che tra le altre ha la delega per gli affari europei, ha iniziato una serie di incontri.
A tale proposito, pubblichiamo di seguito una nota di Mauro Della Valle, presidente di Confimprese Demaniali Italia, che fa il punto sulla situazione.
Gallipoli, 26 gennaio 2023
LA REDAZIONE
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Con questo Governo, con questo Parlamento siamo sicuri che sarà messa fine allo stato di incertezza del comparto balneare italiano. Oggi alle 18:00 abbiamo incontrato il ministro Fitto il quale da ieri ha iniziato l’audizione delle Associazioni di Categoria . L’argomento di discussione è’ stato sintetizzato in due domande secche : se prorogare le concessioni al 2024 oppure prorogare la scadenza del 27.2 dei decreti attuativi.
Alla presenza dell’Uff. legale di confimprese Demaniali Italia, Avv.ti Maruotti e Romano abbiamo evidenziato la complementarietà della proroga della scadenza dei decreti attuativi e degli emendamenti ritenuti ammissibili presentati da Forza Italia e Lega cioè di procedere ad una attenta riforma senza precludere la cosiddetta mappatura della costa , richiamata dal Governo Draghi come prioritaria a qualunque riforma di settore. Altresì abbiamo evidenziato che seppur fosse possibile definire le “regole del gioco” entro il 2023, e’ impossibile mettere a gara tratti di demanio , ad oggi sconosciuti dagli stessi Sindaci. Ad esempio i Sindaci italiani che hanno approvato i piani costa comunali potrebbero (con decreti attuativi legittimati) poter indire dei bandi per i lotti concedibili , cosa impraticabile invece per quei comuni costieri che non hanno effettuato la mappatura del demanio e quindi si creerebbe una non leale concorrenza nello stato. E poi abbiamo fatto presente che la mappatura evidenzierebbe che molto demanio marittimo, causa forte erosione e’ praticamente in mare (cosiddetta dividente demaniale) , e talvolta si esercita l’impresa in stabilimenti balneari che sono collocati in proprietà privata. Ecco la priorità assoluta dettata dalla bolkestein , dal governo Draghi, dagli emendamenti di eseguire la mappatura che da subito ci farebbe comprendere se la risorsa sia scarsa (norma richiamata nella bolkestein) e sopratutto i criteri e parametri per definire la scarsità del demanio ( comunale, provinciale, nazionale)
Altresì Confimprese ha evidenziato al Ministro Fitto della piena consapevolezza che qualsiasi proroga determinata potrebbe non essere rispetta a causa della la complessità della riforma demaniale marittima ed a nostro avviso sarebbe più urgente lavorare ai decreti attuativi con più respiro temporale, evitando di commettere errori sulla pelle delle imprese italiane , dell’identità italiana , dei confini nazionali , talvolta danni irreversibili e di esempi se ne potrebbero ricordare tanti.
Il Ministro ci ha anticipato che presto saremo chiamati a lavorare ad un tavolo tecnico di riforma del comparto balneare.
MAURO DELLA VALLE Presidente Confimprese Demaniali Italia