Una tempestiva operazione dei militari e dei mezzi nautici della Capitaneria di porto di Gallipoli ha scongiurato i rischi di un potenziale inquinamento marino. Questa mattina, infatti, alla Sala operativa é giunta la segnalazione che c’era un’imbarcazione incagliata sottocosta nella marina di San Gregorio, comune di Patu’. È un tipo di incidente che notoriamente comporta rischi legati tanto alla presenza di carburanti ed olii che possono danneggiare i fondali e l’habitat marini, quanto di legni e vernici che si disseminano nell’ambiente, mentre eventuali grossi relitti che dovessero galleggiare rappresenterebbero un serio pericolo per la sicurezza della navigazione.
L’imbarcazione, un vecchio e capiente peschereccio, non era locale. Si é così scoperto uno sbarco di migranti, del quale diversamente non si sarebbe avuta traccia perché coloro che sono approdati sono riusciti ad entrare nell’articolato mondo della clandestinità. I militari della Guardia costiera, verificato preliminarmente che non vi fossero persone in pericolo, con la collaborazione di un’imbarcazione da lavoro privata, sono riusciti a disincagliare il peschereccio e a rimorchiarlo a Santa Maria di Leuca. Giunto in porto, é stato posto sotto sequestro quale strumento utilizzato per favorire l’immigrazione illegale.
Marina di San Gregorio fa parte del territorio del Capo di Leuca, che da qualche tempo é diventata la meta più gettonata di migranti provenienti dalle rotte orientali del Mediterraneo. Gli ultimi sbarchi noti, infatti, hanno riguardato cittadini, e tra essi molte donne e moltissimi minori, in gran parte di nazionalità afgana, iraniana e irachena. Afgani erano anche i migranti che si trovavano a bordo dello yacht incagliatosi nei giorni scorsi a Torre Vado.
Gallipoli, 29 agosto 2022
LA REDAZIONE