Nell’ambito dei controlli sul rispetto delle norme che regolamentano l’uso delle zone demaniali, la guardia costiera è intervenuta a San Foca, in relazione alle opere di difesa e ripascimento del molo foraneo, e a Gallipoli per strutture realizzate senza previe autorizzazioni in un lido del litorale nord cittadino.
A proposito dei lavori portuali, appaltati dal Comune di Melendugno per un importo di circa 300mila euro, i militari hanno accertato che le opere di demolizione di un molo erano state avviate senza la necessaria, preventiva richiesta d’interdizione dello specchio acqueo antistante, necessaria per garantirne l’esecuzione in sicurezza, Inoltre, anche mediante ispezioni subacquee, hanno contestato immissione in mare di materiale proveniente dalla demolizione stessa.
Il sequestro di Gallipoli ha riguardato un centinaio di metri quadrati di area demaniale di pertinenza di un lido occupata da strutture per le quali non erano state acquisite le necessarie, propedeutiche autorizzazioni. Si tratta di due tettoie in legno, tre gazebo con intelaiatura metallica ed un’ulteriore copertura realizzata in parte in legno e in parte con materiale coibentato.
In ambedue i casi, la denuncia dei presunti responsabili all’autorità giudiziaria verte sulla violazione di norme relative ad autorizzazioni edilizie, gestione del demanio e beni ambientali.
Gallipoli, 28 giugno 2017
LA REDAZIONE
