Continua ad essere alta l’attenzione della Guardia Costiera di Gallipoli anche nel settore della pesca soprattutto in questo periodo estivo ove la richiesta di prodotti ittici è in costante aumento.
Dalle prime luci dell’alba i militari della Guardia Costiera di Gallipoli hanno operato con due motovedette e pattuglie da terra per contrastare il fenomeno della pesca di frodo all’interno dell’Area Marina Protetta di Porto Cesareo.
I militari, anche grazie all’ausilio del sistema di videosorveglianza installato sulle torri costiere gestite dal Consorzio dell’Area Marina Protetta di Porto Cesareo, hanno intercettato e controllato due imbarcazioni, di cui una iscritta quale barca da pesca professionale e l’altra appartenente ad un pescatore di frodo. Complessivamente sono state identificate, sia a bordo delle unità di appoggio sia tra i pescatori intenti nell’attività di pesca illecita, sette persone.
A bordo delle imbarcazioni sottoposte a fermo sono stati rinvenuti, nel complesso, un totale di 2.500 (duemilacinquecento) esemplari di riccio di mare prontamente posti sotto sequestro. Sono state sequestrate altresì tutte le attrezzature subacquee.
Infine i militari hanno posto sotto sequestro entrambe le imbarcazioni utilizzate per le illecite attività di pesca.
Gli echinodermi sequestrati su conforme avviso dell’Autorità Giudiziaria, sono stati prontamente rigettati in mare.
Tale attività di polizia amministrativa ha comportato il deferimento alla competente Autorità Giudiziaria di 7 persone per violazione della legge quadro sulle aree marine protette e sono stati altresì elevati verbali amministrativi per un totale di 8.000 euro.
A carico del pescatore professionale, in aggiunta, è stato avviato l’iter amministrativo per l’assegnazione dei punti sulla licenza per l’infrazione grave commessa.
Gallipoli, 10 agosto 2017
CAPITANERIA DI PORTO-GUARDIA COSTIERA
GALLIPOLI
